Come scegliere il primo drone

Da quasi 10 anni i droni sono diventati oggetti molto popolari. Se ne parla un po’ dappertutto e l’idea di prendere in mano un controller e mettersi alla guida di un drone o semplicemente incuriosisce persone di tutte le età, sia perché far volare qualcosa è sempre molto divertente, sia perché con un drone di possano fare delle incredibili foto e video riprese aeree, un aspetto che colpisce soprattutto chi ha la passione per la fotografia.

Se però diverse persone hanno già abbracciato l’hobby del drone, i tantissimi altri che sognano ancora di farlo possono avere non poche difficoltà a scegliere il modello con cui iniziare a volare. E hanno ragione, perché scegliere un drone – con le centinaia di modelli che sono sui cataloghi online – non è per niente una cosa facile. Vediamo allora di fare chiarezza con una guida che possa essere utile allo scopo.

Che “dronista” vuoi essere?

Coi droni ci si diverte in tantissimi modi: c’è chi li usa una volta ogni tanto per fare trick ed evoluzioni tra gli ostacoli, chi esce ogni volta che può per riprendere dei paesaggi naturali spettacolari, chi si fa i selfie o si riprende mentre fa sport, ma c’è anche tanta gente che ci lavora!

Se per i professionisti la scelta del drone è più semplice, perché già sanno cosa gli serve, come fa invece un principiante a scegliere il primo drone? Semplice: deve decidere cosa vuole farci! Perciò la prima cosa è chiarire con voi stessi come pensate di usare il drone. Fatto? Ora vediamo qualche idea in base alle riposte più comuni.

“Meglio iniziare con un drone che costa poco”

È il ragionamento che fanno i più attenti e i più timidi. D’altronde il rischio, nel lasciarsi abbagliare dalle prestazioni dei modelli di fascia medio-alta, dopo aver visto gli incredibili video che possono girare e le loro funzioni smart, è che si spendano oltre 500 euro per poi mandare il drone a sbattere contro un albero o una casa già dopo i primi voli, bruciando la spesa in pochissime uscite. E la spesa, che poi altro non è che un investimento per il proprio divertimento, risulterebbe vanificata anche nel caso in cui non dovesse davvero sbocciare l’amore tra noi e questo hobby, portandoci ad abbandonarlo dopo appena qualche uscita. Sotto questo aspetto va sottolineato che volare con un drone, che non sia espressamente marcato come giocattolo, richiede anche di apprendere e seguire la normativa, attivare l’assicurazione obbligatoria prevista dalla legge ed eventualmente sostenere l’esame online per l’attestato (solo droni che pesano da 250 grammi in su).

Di fronte a tutti questi punti interrogativi, non è sbagliato pensare di spendere poco, diciamo entro i 50 o 100 euro al massimo, puntando su un drone economico che però ci permetta di esplorare il volo con un minimo di affidabilità, magari accettando il compromesso di rinunciare a chissà quale risoluzione della camera e a una manciata di minuti preziosi di autonomia di volo. A queste condizioni, abbiamo trovato qualcosa di decente anche guardando tra i droni più economici. Un esempio? Il Tello, che spesso è in offerta a meno di 90 euro e non richiede attestato di pilotaggio.

“Meglio iniziare con un buon prodotto”

Generalmente vale la regola che un drone che costa di più è più sicuro, affidabile, duraturo nel tempo e soprattutto più facile da pilotare grazie alle tante funzioni che agevolano il compito del pilota. E poi perché spendere per un drone di prova se poi lo scopo è comprare un drone di livello superiore, quando si può comprare direttamente il modello migliore e imparare con quello, facendo foto e video migliori e persino risparmiando?

Anche questo ragionamento non fa una piega, tutto dipende dalla sicurezza che avete sulla solidità del vostro interesse. Se non avete dubbi che sarà una grande passione, allora ha senso investire subito una cifra più consistente, anche se si tratta del primo drone. Una buona idea può essere il Mini 2 della DJI: ultraleggero, buona camera e prezzo sui 400 euro per la versione con una sola batteria.

“Meglio iniziare col TOP”

Per i pochi che hanno tanta sicurezza nelle proprie scelte quanta moneta sul conto in banca, non ci sono dubbi: come primo drone, meglio partire subito con un top di gamma (o quasi). A questo punto la cifra di riferimento al di sotto della quale non scendere si attesta come minimo sui 900-1000 euro, per un primo drone col quale si potrà già avere l’opportunità di realizzare video di ottima qualità come quello di Ellis Van Johnson a Madeira, vincitore del contest di SkyPixel  l’anno scorso, anche se ovviamente per fare quel genere di riprese bisognerà prima allenarsi un bel po’ con i pollici.

Per fortuna, con dei droni così performanti, volare è senza dubbio più facile e più piacevole, perché la batteria dura di più e le funzioni automatiche (con cui il drone vola praticamente da solo) sono più numerose e più efficaci che sui modelli di fascia inferiore. Certo, per cose del genere probabilmente ci vuole molto più impegno non solo sul fronte economico, e cioè la spesa, ma bisogna anche intraprendere un percorso formativo adeguato, in modo da sfruttare al meglio le potenzialità del velivolo e al tempo stesso ottenere quelle minime certificazioni da pilota per poi – magari – alzare il tiro e trasformare questo hobby in passione.